Max Verstappen ha vinto il GP Canada che si è disputato lo scorso 19 giugno presso il Circuit Gilles Villeneuve, nono appuntamento iridato della stagione in corso. Il campione del mondo in carica ha centrato il sesto trionfo dell’annata precedendo la Ferrari di Carlos Sainz e la Mercedes di Lewis Hamilton a completare il podio. Charles Leclerc ha rimontato da 19° a 5°, mentre il fine settimana sottotono di Sergio Perez si è chiuso con un ritiro per via di un problema tecnico alla Power Unit RBPT001.
ANALISI GARA
Max Verstappen scatta perfettamente dalla pole position e mantiene la leadership della corsa davanti a Fernando Alonso, Carlos Sainz e Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica cerca di imporre subito il proprio ritmo alla corsa per ampliare distacco sulla Ferrari dello spagnolo per tentare la fuga, complice anche il fatto che tra i due vi sia la presenza del bi-campione del mondo dell'Alpine che non ha il passo gara per mantenere il ritmo del battistrada della corsa. Dalle retrovie, invece, Charles Leclerc, scattato dalla diciannovesima posizione in griglia di partenza per la sostituzione della Power Unit, recupera subito qualche posizione.
Già dalla seconda tornata il campionato del mondo in carica amplia il proprio divario cronometrico su Alonso a oltre un secondo, margine di sicurezza in ottica del fatto che non potrà usare il DRS il rivale dell'Alpine. Lo spagnolo non riesce ad incrementare il proprio ritmo e il suo connazionale della Scuderia di Maranello si porta a mezzo secondo e lo attacca subito sul rettilineo che porta all'ultima chicane grazie all'ausilio dell'ala mobile. Il leader della gara ha già 2.7 di vantaggio sul ferrarista, che comunque non si è scollato di dosso il pluri iridato. Nel mentre George Russell ha sopravanzato ambedue le Haas alla staccata della curva 10 con due sorpassi chirurgici in staccata.
Alonso incrementa il proprio passo gara per stare in zona DRS col connazionale de Cavallino Rampante, nonostante quest'ultimo firmi il giro più veloce della corsa 1:17.9 e guadagnando 3 decimi sul battistrada della corsa che, però, risponde subito facendo segnare il passaggio più rapido in 1:17.828. Sainz mantiene il passo del rivale della Red Bull e Alonso porta a 2.1 secondi il vantaggi su Hamilton allungando sulle Mercedes. Al nono giro entra la Virtual Safety Car per via del ritiro della Red Bull di Sergio Perez a causa di un problema tecnico alla Power Unit. Si chiede così nel modo peggiore il fine settimana in ombra del messicano. Il suo compagno di squadra rientra ai box e monta gomme hard, così come Hamilton.
Sainz balza al comando provvisorio della corsa precedendo Alonso, Verstappen e Russell. Il sette volte campione del mondo è rientrato in sesta posizione tra Esteban Ocon e Mick Schumacher. La corsa riprende con l'esposizione della bandiera verde e il nuovo leader della corsa cerca di incrementare il proprio race pace abbassando i tempi sul giro sull'1:17.4 e amplia il vantaggio cronometrico sul con nazione sino a 5.2 secondi, tanto che l'iridato in carica si è portato nello scarico dell'Alpine. Con le gomme hard Verstappen è il più veloce in pista e gira sull'1:16 alto e accorcia il gap dal rivale della Ferrari.
L'altra Ferrari, quella di Leclerc, è in bagarre con la Williams di Alexander Albon e l'Alfa Romeo di Valtteri Bottas per la decima posizione. Davanti la corsa vede il pilota della Red Bull portare il disavanzo cronometrico a meno di 5 secondi dal pilota del Cavallino Rampante, mentre Alonso subisce l'accentuata usura degli pneumatici medium con le Mercedes alle sue spalle che cominciando a ricucire il divario. Al 20° giro vi è l'ingresso della seconda Virtual Safety Car per il ritiro della Haas di Schumacher. Ne approfittano per fermarsi ai box Russell e Ocon, mentre i due spagnoli avevano già passato l'entrata della pit lane per effettuare il pit stop.
La Virtual Safety Car termina proprio nel momento in cui lo spagnolo della Ferrari effettua la sosta ai box per montare le hard e rientrando in terza posizione appena davanti al pluri iridato della Mercedes, che con le coperture più dure ha un gran ritmo tanto da poter usufruire dell'utilizzo del DRS senza, però, sopravanzare la F1-75. Leclerc, partito con compound hard, prosegue su un piano strategico differente e sale in settima posizione con pista libera. Sainz passa Alonso e sale in seconda posizione a 9.6 secondi di distacco dalla Red Bull dell'olandese, che conduce la corsa in solitaria. Al 29° passaggio Fernando rientra ai box per passare alle mescole hard ma ha perso svariato tempo con questa strategia tanto da rientrare in sesta posizione alle spalle di Ocon e Leclerc, che sono in bagarre tra loro.
Con pneumatici hard Sainz ha un ritmo gara migliore, tanto da avere una progressione cronometrica che lo porta ad accorciare di pochi decimi al giro lo svantaggio da Verstappen, passando da 9.6 secondi a 5.9 secondi di disavanzo nell'arco di circa dieci passaggi. Al 42° giro il monegasco della Scuderia di Maranello effettua il proprio pit stop per passare alle mescole medium, ma la sosta è più lunga a causa di problemi di fissaggio di un pneumatico, per un suo lungo nella piazzola di sosta, e si ritrova in piena bagarre con Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda per la decima posizione.
Due giri dopo, l'olandese della Red Bull effettua il secondo pit stop e monta un set di pneumatici hard nuovi uscendo alle spalle del pluri iridato della Mercedes, subito sopravanzato con un comodo sorpasso sul rettilineo che porta all'ultima chicane. Leclerc sopravanza l'australiano della McLaren e il nipponico dell'AlphaTauri e sale in zona punti. Il campione del mondo in carica gira sull:1:16.9 contro l'1:17.8 del madrileno della Ferrari. A firmare il giro della corsa é Hamilton in 1:16.729, a testimonianza dell'ottimo passo gara delle Mercedes con le coperture hard. Il ferrarista leader della corsa gestisce l'usura degli pneumatici ma il Max recupera un secondo al giro.
Al 49° giro subentra la Safety Car per l'incidente di Tsunoda alla curva 1 e Sainz effettua la sua seconda sosta per passare alle hard nuove e si trova francobollato a Verstappen per ultimi quindici passaggi da qualifica, una vera Sprint Race. Nel mentre Ocon, Alonso, Leclerc e Bottas hanno montato le medium nuove e sono tutti in bagarre per la quinta posizione. L'olandese prova ad allungare sul rivale, ma il madrileno risponde ai tempi facendo segnare il giro più veloce in 1:16.287 e stando sotto il secondo di margine dal leader della corsa in modo da poter sfruttare l'ausilio del DRS per attaccare Max e abbassa ulteriormente il giro più veloce a 1:15.827.
Leclerc sopravanza Alonso alla frenata della curva 10 con un sorpasso impeccabile in distaccata e si interpone tra le due Alpine. Davanti è una gara di qualifica, col testa a testa tra il duo di testa, il ferrarista è costantemente in zona DRS ma, seppur la F1-75 raggiunga a 333 km/h di velocità massima, la RB18 supera i 310 km/h e mantiene sempre un margine di sicurezza, seppur minimo. Leclerc attacca anche Ocon e si getta all'inseguimento delle Mercedes che, seppur la W13 E Performance abbia mostrato un grande ritmo con pneumatici duri, si sono staccate dal gruppo di testa.
Negli ultimi passaggi il ferrarista è sempre il più veloce con un passo sull'1:15 alto, ma il leader della corsa non perde la concentrazione e il ritmo nonostante la notevole pressione e coglie il sesto successo stagionale che rafforza ulteriormente la sua leadership iridata, portando a 46 le lunghezze di vantaggio su Perez e a 49 quelle su Leclerc.